I miei Vero e falso sul Parco Agroalimentare più grande del Mondo

Prima di andare a Fico Eataly  ne avevo sentito parlare così tanto, e spesso non troppo bene, che la voglia di farmi un’idea personale era salita a dismisura. Quindi il primo consiglio che mi sento di dare è di prendere questa mia esperienza come un incentivo in più per visitarlo.

“Un centro commerciale sul cibo trapiantato dentro un mall”, con questa frase del New York Times che mi rimbombava nelle orecchie, mi apprestavo a trascorrere l’ultimo giorno del 2017  in questo “Whole Foods pompato di steroidi”, sperando fosse comunque FICO.

  • E ‘ UNA DISNEY LAND DEL CIBO? VERO 

Sembra un paese dei balocchi, un’Italia in miniatura del food dove viaggiare dai cannoli Siciliani ai Panettoni milanesi, passando da un culatello di Zibello a un panino al lampredotto in qualche decina di passi. Ma che male c’è? Spesso e volentieri nel week end andiamo ai centri commerciali piuttosto che all’ikea, ci piacciono gli areoporti e ci siamo sempre entusiasmati nei parchi divertimento, e allora perchè condannare un parco monotematico sul cibo (sicuramente commerciale ma comunque di qualità)? Il problema o la fortuna è che in Italia il cibo è BELLO da vedere e BUONO da mangiare quindi una immensa vetrina sui nostri prodotti, anche se non innovativa e tanto meno di nicchia, piace comunque. Perlomeno a me.

  • E’ DISPERSIVO ? FALSO

    E’ molto grande ma si gira bene. Non ho trovato file né in cassa né agli stand. Ci sono a disposizione delle biciclette che non ho potuto usare perchè non adatte a bambini piccoli. In compenso li ho caricati entrambi sui carrelli e trasportati con facilità. La segnaletica tutto sommato non è male, e comunque perdersi tra una mortadella e un mosaico di cioccolatini non sarebbe poi un così grosso problema. O no?

  • E’ INNOVATVO?  FALSO

Se qualcuno si aspetta l’ effetto  “wow” e un brivido sulla schiena deve ridimensionare le propria idea. Ci sono tante piccole cose cuoriose e sfiziose, che hanno appassionato soprattutto i miei piccoli compagni di viaggio: il tubo mortadella, la cascata di cioccolata, gli sgabelli bicicletta, il mosaico di cioccolatini, le tante fabbriche in attività, ma nessuna che non si sia realmente mai vista

  • E’ ADATTO AI BAMBINI ? VERISSIMO

Dagli animali della fattoria al minigolf nella zona esterna, all’Agribottega  con tanti laboratori (dai 4 anni in su) dove creare con l’uso di strumenti inconsueti o vivere esperienze sensoriali legate al mondo dell’alimentazione, alle 6 giostre educative multimediali : il fuoco, gli animali, la terra, il mare, il vino e il futuro ( a partire dai 6 anni, acquistabili con un pacchetto unico o singolarmente) sono tante le “attrazioni” per bambini. Io comunque consiglio di lasciarli vagare in libertà perchè gli stimoli delle fabbriche al lavoro ( da come si fa il parmigiano reggiano a come realizzare i confetti di Sulmona, al vedere le sfogline al lavoro, i fornai che impastano e tutta la produzione di gelati) attrarranno sicuramente la loro attenzione.

  • CI SI DIVERTE? VERO

Sfido chiunque sia minimamente appassionato di cibo ad avere a disposizione 20 mila mq di aree esterne che raccontano le principali cultivar italiane e 9 mila mq interni, con 40 fabbriche contadine, l’offerta culinaria più vasta del mondo e mercato e botteghe dove acquistare made in Italy di qualità, ad annoiarsi. Il divertimento sta proprio nello sfruttare Fico come uno desidera: ci si può stare un’ora come l’intera giornata, si può fare un corso per imparare, che so, il rinfresco del lievito madre o semplicemnte passare e osservare le sfogline al lavoro, si può fare la spesa come no, ma soprattutto si può assaggiare quello che uno vuole e dove vuole. Io sono andata nella Bassa Parmense per godermi un tagliere di Culatello di zibello e nel ristorante “100 vini e spuntini”, dove avevo a disposizione 100 etichette di vini italiani serviti al calice e  tapas realizzate con materie prime d’eccellenza solo 100% italiane; Susi è andata a Gragnano a mangiare un bel piatto di pasta di Martino e Tommi, il golosastro della famiglia, dopo un purè alla patata viola nel chiosco Patata e un cannolo siciliano,  ha sostato nell’Università del gelato di Carpignano per un gelato al pistacchio “alla fine del Mondo non puoi capire mamma!”

  • E’ CARO? VERO E FALSO

    C’è un po’ di tutto e a tutti i prezzi: dai ristoranti tematici ai ristoranti stellati (Ristorante 5 di Enrico Bertolini) , dalle osterie ai bistrot e chioschi di street food. Quindi c’è ovviamente da guardare e selezionare, a seconda delle proprie  voglie e delle proprie tasche.

  • POTEVA ESSERE FATTO DIVERSAMENTE? SICURAMENTE SI

    Dalla scelta delle imprese presenti al modello di business, dall’inceneritore fino al costo dei trasporti, le critiche ci sono state e le polemiche continueranno. Detto ciò, ogni progetto faraonico porta con sé delle scelte. A noi la scelta se condividerle o meno.

  • E’ FICO ANDARCI?  per farsi un’idea propria, ASSOLUTAMENTE Si!