Cena – Evento – Nuovo Format. 40 FoodLovers riuniti attorno a un tavolo, 5 Ospiti d’eccezione, 9 grandi Aziende alimentari, un unico tema: “Food e Media: dalla Tv digitale e ritorno”. Cosa sarà successo?
Sapevo pochissimo di XDinner prima di partecipare e un po’ per il nome, un po’ per l’alone di mistero che la avvolgeva, un po’ per i rumors non confermati che avevo “spizzicato” in giro, vedevo la serata quasi come un appuntamento al buio. Una di quelle cene dove non sai come vestirti, non sai chi ci sarà e non sai cosa aspettarti. L’unica certezza è il tuo livello di curiosità e il piacere di partecipare alla puntata zero.
Come una sorta di Rave Party, anche la location é stata comunicata all’ultimo. Mi é arrivato l’invito con le coordinate solo una manciata di giorni prima. L’Hotel Excelsior La Fonte avrebbe offerto una scenografia da favola per un primo appuntamento a sorpresa.
INGREDIENTI DELLA SERATA
- 40 FodLovers riuniti attorno a un tavolo
- 5 Ospiti d’eccezione: i simpatici e creativi bloggers Germana Busca, Mattia Lorenzetti e Deborah Iannacci, il giovane e talentuoso pasticcere Luca Perego e la digital PR e scrittrice Ilaria Barbotti
- 1 solo Tema: “Food e Media: dalla Tv digitale e ritorno”
PROCEDIMENTO
Si spizzica di qua e di là, tra le storie degli ospiti, per parlare di:
Food Revolution, Foodmania, quel fenomeno ormai non più giovanissimo che ha portato il cibo alla ribalta. Si fotografa, si posta, si tagga, si segue in tv ed è sempre (comunque e ovunque) sulla bocca di tutti, dai buongustai agli chef, dai critici di sostanza agli uomini “di panza”. Unping-pong tra reale e virtuale continuo anche col rischio che finisca tutto in un unico grande calderone dove media tradizionali e digitale si mescolano e rimescolano continuamente. E allora cosa fare? Come per la cucina anche per la comunicazione valgono le stesse regole: puntare sempre sulla qualità degli ingredienti, dei prodotti e dei contenuti. Solo così si fa la differenza.
ANDIAMO AL SODO: IL MENU’
Dopo tanto parlare, è ora di assaggiare..
Sarebbe stato impensabile chiamare 40 appassionati di cibo e non farli sforchettare. Così in “Carta” c’erano ben 9 grandi aziende (locali e non): Alpeker, Frasassi, Hoplà, La Nef, La Pasta di Camerino, Latteria Merano, Madeo, Noberasco, Rocca dei Forti che avevano messo a disposizione dello chef i propri prodotti affinchè venissero valorizzati, esaltati e raccontati nei vari piatti. Esperimento direi riuscitissimo!
Cosa mi è piaciuto di più?
IL CRUNCH CRUNCH GENERALE
Cosa fare quando di fronte a te ci sono 7 ciotole di chips vegetali diverse? Sapevo già che Noberasco è un leader della frutta secca disidratata e penso di aver consumato quintali di uvette e frutta in guscio Bio ma, mea culpa, non avevo mai assaggiato i VEG&CROCK. Inizio con una chips arancione e crunch, poi vedo quella bordeaux e crunch, e quelle verdi piccoline???chrunchy, chruncy, crhuncy. Non sono amante delle classiche patatine in busta, mi sembrano un concentrato di sale monosapore. Ma se poi assaggi una zucca che sa veramente di zucca? E una barbabietola dal gusto inconfondibile, in più scrocchierella? Improvvisamente realizzo che per me é l’inizio della fine. La mia storia d’amore coi broccoletti e col topinambur Noberasco avrà molto molto seguito…
C’E’ SEMPRE UNA PRIMA VOLTA…
Ma voi lo sapevate che in Spagna esiste un mestiere, anche ben retribuito, che è quello del tagliatore di prosciutti ? Io l’ho scoperto ieri grazie alla Filiera Madeo che ha portato un maestro cortador de jamón ibérico per tagliare il prosciutto di suino nero (una razza tipica calabrese) di loro produzione. Mentre guardavo quel coltello amoreggiare e accarezzare le varie parti della coscia suina, e tagliarne con cura e precisione millimetrica fette di diversi spessori, con differenti gradazione di grasso, e presentarle ognuna in una composizione unica, sono rimasta ENCANTADA… OLE’ !
UNA PIACEVOLE CONFERMA
Ho avuto la fortuna e il piacere di affondarepiù volte la forchetta in un filetto di salmone coda Nera o morderlo all’interno di un panino proprio qui a Portonovo fronte mare all’ora dell’aperitivo. Ogni morso era un viaggio in Norvegia e tuttora rimango affascinata dalla storia e dalla cura che c’è dietro: filettatura a mano, leggera salatura e delicata affumicatura, così come si faceva una volta, in un equilibrio di profumi e sapori che non capita spesso di trovare. E come quando esci da una storia d’amore importante, stasera temevo di approcciarmi ad altri prodotti per paura di restarne delusa. Invece no, Re Salmone e le acciughe del Cantabrico “hanno tenuto bòtta” confermando La Nef un ottimo ponte tra le Marche e il Nord Europa per qualunque viaggiatore gourmet.
L’ATMOSFERA..
Tra un selfie, un hashtag, con la perenne ossessione delle angolature e della luce, noi Bloggers ci siamo abbandonati a buone chiacchiere e a un’ottima e originale cena. Pensate forse che siamo riusciti a rovinare la cottura delle tagliatelle in salsa del Pescatore ( la Pasta di Camerino) a forza di flash? E a mangiare la spigola e il gamberone totalmente freddi? E invece no, perchè per una sera siamo stati tutelati e abbiamo cenato senza ansia da prestazione. Chapeau agli organizzatori che ci hanno permesso di fotografare con calma il piatto, ben disposto sotto la luce dei riflettori in un piccolo set fotografico appositamente montato per l’occasione. E un brindisi (rigorosamente bollicine marchigiane Rocca dei Forti) all’atmosfera davvero “sciallata”, festosa e pre-natalizia ;-) !