Come già era successo per Casa Rapisarda, a meno di una settimana dall’apertura a Sirolo del nuovo Ristorante LOfficina, sono andata spudoratamente a curiosare e intrufolarmi nel “cantiere” confinante col Parco, e provare a “prenotare” la mezz’ora d’aria dello chef per farmi dare in esclusiva qualche anteprima sul locale e sul menu. E ci sono riuscita!
A me piace la semplicità in cucina sostenuta da una buona tecnica; voglio che la gente capisca subito ciò che mangia e che quando si alzi da tavola si senta bene e sia soddisfatto, di una felicità che duri nel ricordo. Capita troppo spesso che tra fondi di cottura, polverine strane, spezie eccessive invece di vivere una bella esperienza il cliente si ritrovi a fare i conti con una pesantezza infinita. Ecco, sono sicuro che nel mio Ristorante questo non succederà mai…
Lui si chiama Davide Breccia, è giovane ma ha già un bel curriculum alle spalle, sembra apparentemente tranquillo ma ha appena dato forma al suo più grande sogno nel cassetto. Il locale è moderno, ha due sale per circa 40 posti interni, una terrazza spettacolare nel piano attico e quel design minimale ma non freddo che noi comuni mortali definiamo “figo!”. La posizione, pur provando a essere oggettiva e poco campanilista, è unica: non solo siamo a Sirolo, ma all’ingresso del bellissimo Parco che si affaccia sulla spiaggia di San Michele. E la mano che dirigerà la folta brigata (ben 8 in Cucina e 4 in Sala) è quella di uno Chef determinato, che durante l’alberghiero ha iniziato con uno stage con il grande Vincenzo Cammerucci e non si è più fermato: dopo un’esperienza al Ristorante La Torre di Numana, due anni da Uliassi (dove, pensate un po,’ era soprattutto addetto ai Dolci) e l’inizio di un’avventura imprenditoriale con L’Osteria, un Ristorante più “easy” che ha diretto egregiamente insieme al suo socio Andrea Peccerillo fino ad ora e che rimarrà comunque sotto la sua guida, eccolo dare vita a un nuovo ambizioso progetto.
Davide, cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo locale?
Sapevo di aprire un bel locale, ma guardandolo in fase conclusiva mi rendo conto che è andato oltre le mie aspettative. E’ proprio il mio sogno che ha preso forma. Sarà un posto che accoglierà chi ha voglia di mangiare bene, in un’atmosfera rilassata, spendendo il giusto. La mia cucina non vuole essere esageratamente stravagante: c’è tecnica, c’è sperimentazione ma non esasperazione.
Parlaci un po’ del menù…
Credo nella qualità delle materie prime ma non sono ossessionato dal km zero, prendo i prodotti nella zona in cui sono migliori. Troverete in Carta sia carne che pesce, con prevalenza di quest’ultimo ma spesso anche mixati. Ho creato due menù degustazione, assolutamente “abbordabili” da chiunque sappia apprezzare il valore della materia prima e sia disposto a mangiare bene. Il primo a 45 euro è un mix di carne-pesce, si chiama “Quasi tradizionale”, di 5 portate. Il secondo, leggermente più spinto verso l’innovazione, prevede solo pesce, è di 7 portate e costerà 60 euro. In entrambi l’aperitivo di benvenuto e la piccola pasticceria finale è un nostro omaggio…come del resto per chi ordinerà alla Carta.
Io amo il pesce povero ma anche quello ricco. E quindi nel mio ristorante troverete anche scampi, spigola e coda di rospo pescate all’amo, ostriche e caviale. Ribadisco niente allevato, solo pescato…
Chi ti affiancherà nel Progetto?
Siamo in tanti, una bella squadra. Il secondo chef è Marco Cardinetti che anche lui esce da esperienze importanti tra cui 6 anni a La Torre. Per quanto riguarda la Sala oltre al mio socio Andrea, ci sono due “Big”: Francesco Ausili che ha lavorato diverso tempo con Moreno Cedroni sia alla Madonnina del Pescatore che al Clandestino e Anthony Paccioni che viene da un’esperienza importante al ristorante Mangia di Civitanova e ha una fantasia sul vino davvero rara da incontrare. Partiremo con 220 etichette in Carta da tutto il mondo: aspettatevi anche piccoli produttori mai sentiti..ma assolutamente da scoprire…
Mi dici in anteprima una proposta di ciascun menu degustazione..
Dal menu “più spinto” come primo troverete bottoni di pasta all’uovo ripieni con un’emulsione di olio e seppia, con un sugo di brodetto all’anconetana. La tradizione che si rilancia in nuove forme e formule. Nel menù a 45 euro un bel piatto è il calamaro ripieno nero con salsa di soia, zenzero e fave ‘ngreccia, alla marchigiana, presentato in maniera scomposta. L’Oriente che incontra le Marche. Per chi ordina alla Carta ci saranno anche un paio di soluzioni tradizionali come l’immancabile fritto di paranza (guatti, merluzzi, testole, calamaretti pennini..), ma che qui troverete sfilettato e fritto con una tempura particolare…
E in generale il piatto che ti rende più orgoglioso…
Per ora un antipasto! triglia cotta a vapore con varie consistenze di pomodoro : acqua di pomodoro, concentrato di pomodoro, pomodoro essiccato, bavarese al pomodoro, caviale e gelato allo squacquerone. E per quanto riguarda il Dessert, una mousse di fava tonka, dentro a sfere di cioccolato e salsa di liquirizia…una sorpresa da scoprire…!
Una Novità assoluta del tuo locale?
In progetto ci sono anche le colazioni dalle 7 alle 10 e mezza, all’aperto nel giardinetto , servite e gourmand. Per chi vorrà coccolarsi fin dal mattino, senza fretta. Ma intanto partiamo così, poi staremo a vedere…
Farai qualcosa per l’apertura?
Una Inaugurazione su invito, Sabato 30 dalle 11 alle 14. Allestiremo in terrazza, con degli ombrelloni e varie isole. Un’apertura va festeggiata a dovere: ostriche, mazzancolle, scampi, champagne, finger food, e tante “cosine” particolari e forse finiremo con un risotto, ma ci sto ancora pensando. La vista poi, farà il resto. Ti ho detto che sei invitata?…
LOfficina Via Piave, 11, 60020 Sirolo AN
Dal 2 Aprile: Aperto Pranzo e Cena, chiuso il Lunedì. A partire da Giugno, per tutta l’estate 7 giorni su 7.