A Jesi un Ristorante che è uno “spettacolo”, con proposte creative e una vena artistica capace anche di improvvisare…
piatti artistici e saturnici, per naviganti e sognatori: “Mentre la gente in sala aspetta ciò per cui paga, Dietro le Quinte fervono i preparativi per lo spettacolo della serata”.
Sono bastate queste poche righe, per farmi capire che Hostaria Dietro Le Quinte non è un localino come tutti gli altri. Nel centro storico di Jesi affacciato sulla suggestiva piazzetta del teatro Pergolesi, ha risentito di quella vena artistica e aria creativa del vicinato. Il Menù è diviso in atti- piatti che iniziano con una varietà di antipasti-prove generali e si concludono con un gran finale: originali dessert che segnano l’uscita di scena, ovviamente trionfale.
Un Ristorante decisamente in fermento che si offre al suo pubblico esibendo i suoi piatti migliori (tutti con una bella scenografia oltre che con una buona sostanza). E a noi non resta che accomodarci, scegliere dalla Carta e goderci lo spettacolo.
Il Locale
Basta varcare la soglia per capire che non è il solito posto. Anche la suddivisione degli spazi è creativa: una saletta interna riservata e allegra, una luminosa Serra (ex limonaia) circondata di vetrate e un giardino segreto con un panorama da rapire sguardo e pensieri (… altro che cucina a vista)! In sala si respira una bella atmosfera, Mirko Cellottini e Sara Scarponi dirigono una compagnia affiatata e appassionata.
Cosa ordinare?
Se ci troviamo in un locale con potenziale artistico dobbiamo subito metterlo alla prova. Continuando il tour enogastronomico con Marco Eleuteri alla ricerca di locali che rendano valore, onore e merito alla pesca saturnia, abbiamo chiesto all’ Hosteria dietro le Quinte di tentare un’improvvisazione: 2 giorni di tempo per tirare fuori qualche “saturnico piatto” da testare. Ne è nato un interessante racconto di mare con un incipit delicato di ricciola con gel e dressing di pesca Saturnia e wodka ( forse ne avrei messo un pelino di più!) che poi ha trovato nel risotto con Saturnia ghiacciata, gamberi crudi e olio al prezzemolo il suo climax naturale. Applausi a scena aperta per la cremosità e una grande prova tecnica e di stile. Il finale ha retto il passo: gelato allo yogurt, pesca Saturnia, crema inglese e sablé. Equilibrato, fresco, completo, goloso e poco calorico. Cosa cercare di più?
Abbandondo la Saturnia e tornando alla realtà…
Il vero menù ha proposte sfiziose che alternano piatti ricercati e insoliti come la tartare di capriolo con salsa al caprino e lamponi ghiacciati o le capesante arrostite valorizzate da beurre blanc ( aglio nero e capperi), a primi più semplici e tradizionali che però sono una esplosione di gusto e d’estate. Un esempio? Cappelletti fatti in casa ( “ al dentissimo” come piace a me!) ripieni di melanzane, con spremuta di pomodoro e tzatziki. Indice su!
Tra terra e mare…
Nel secondi ci si diverte a giocare con la faraona presentata in “due atti”: il petto ripieno che apre le danze, seguito da una coscetta fritta e libidinosa con maionese di ponzu che la accompagna golosamente. Oppure si naviga in mare aperto tra cestini di vimini con pesce al vapore dalla “ spudorata” influenza orientale o seguendo i morbidissimi tentacoli di un polipo arrostito alla perfezione, con la sua maionese, daikon e fagiolini. Fresco e gustoso!
Sorrisi, gentilezza e passione non mancano. E quindi un applauso doveroso, spontaneo e prolungato, i “Protagonisti” di questo localino un po’ sopra le righe e fuori dagli schemi, se lo meritano tutto. A presto con il bis…
Hostaria dietro le Quinte Piazza della Repubblica, 5, Jesi