Lo Chef Alessandro Rapisarda interpreta la pesca Saturnia con un nuovo menù che è un viaggio nel tempo: dalla freschezza e leggerezza dell’estate e del mare si arriva ai sapori della terra e ai piaceri della carne, più spinti ed avvolgenti.
“La cucina è il suo regno”, mai detto fu più calzante. Alessandro Rapisarda volteggia tra i fornelli con la grazia di un ballerino. Aggiunge una spezia, aggiusta un’erbetta, elimina una impercettibile sbavatura in una coreografia di movimenti semplicemente perfetta. Non mi stupirebbe se qualcuno mi dicesse che è nato proprio lí, tra l’abbattitore e il forno. Alessandro e il suo Ristorante sono una cosa sola. Non a caso lo ha battezzato “Casa”, con tanto di campanello e Cognome all’ingresso. Oltre a essere campione di freestyle in cucina i suoi talenti continuano dando sfoggio di grande sensibilità pittorica. Al passe i piatti escono come una donna prima di andare a teatro e appena uscita dal parrucchiere: esteticamente ineccepibili. Ogni singola pennellata ha un senso e non potrebbe essere posizionata che lì, dove lui l’ha pensata e tracciata.
I moscioli selvatici sono da sempre i suoi soggetti preferiti. Ritratti in ogni situazione, sono immortalati in innumerevoli piatti per coglierne le sottili sfumature e l’espressione più profonda . Ma anche la pesca Saturnia è una grande fonte di ispirazione e lo accompagna ormai da 3 anni in un viaggio alla ricerca di sapori mai banali ( leggi anche Saturnia Lab 2019) su scie di profumi unici e totalizzanti. Avete presente Jean–Baptiste Grenouille? Credo che anche Alessandro come il protagonista di Profumo abbia un olfatto fuori dal comune e riesca a distinguere l’odore di ogni specie di fiore, dell’erba umida e perfino della rana che vi nuota”. Per nostra fortuna la somiglianza si ferma qui.
Menu Saturnico di casa Rapisarda: Il gioco – Aperitivo
Del Lab saturnico di quest’anno ricorderò la voglia di sfidarci in un intrigante gioco – aperitivo. Come fosse una Casa delle Bambole sul nostro tavolo sono apparsi improvvisamente tanti mini piattini, ciotoline, formine piene di piccole sorprese. Noi gaudenti siamo stati invitati a bere a mo’ di chupito il mosciolo liquido e marmellata cruda di Saturnia ( ormai un must tra gli antipasti ); ad affondare il cucchiaio in un parfait di fegato di rana pescatrice, caviale di pesche in osmosi di Gin, sotto una schiuma orientale di salsa ponzu.
E ancora, a spizzicare la spugna al nero di seppia leccando la salsa rosa con gelè di pesca, fino a mangiare il fiore di nasturzio con un polline di salsa umeboschi di pesca Saturnia e nocciola: ultimo atto di una fusione totale con la natura. E il gioco si accompagna sorseggiando un divertente Summer Pop: calippo – Bellini realizzato con spumante marchigiano ed estratto di pesca Saturnia e basilico. Una Novità proposta con l’ aperitivo – delivery di Casa Rapisarda, come a dire: arriva l’estate e va celebrata con Buon gusto!
Gi Antipasti Saturnici di casa Rapisarda: mare dentro
Cavalcando l’onda del mare e approfittando della brezza estiva che la pesca sprigiona, assaggiamo un carpaccio di Saturnia pieno di salse iodate. Segue una zuppa di pesci di scoglio (crudi), addolcita da una salsa di latte di cocco e fragole bianche. Il tocco scenografico? Una neve rosa di pesca Saturnia che come zucchero filato non può che ottenere un fanciullesco effetto wow.
Arriva il piatto a mio parere più riuscito, un fresco e irresistibile gazpacho di pesca con Moscioli e un gelato di mozzarella di bufala. C’è tutto: i frutti di mare tuffandosi in una libidinosa salsa realizzata con la più nobile frutta terrena trovano l’esaltazione perfetta. E il goloso gelato bianco che lentamente si scioglie nell’arancione fluo del gazpacho è quell’ultimo brivido di piacere che mancava a un piatto già buonissimo.
Gira il vento, Terra in Vista, sapori avvolgenti
Improvvisamente si cambia registro: è come se Alessandro non volesse mandarci a Casa senza un caloroso abbraccio, scomodando anche la sontuosa cucina francese e le sue salse. Quello che attualmente è politically incorrect ( il contatto fisico) ci viene restituito come avvolgente e calorosa coccola nel piatto.
Fanno così il loro ingresso sapori tradizionali e confortevoli, come gli agnolotti ripieni con stracotto di manzo, per la precisione la grassa guanciola. Ribattezzati dum-plin per la forma del plin sono però cotti al vapore come i famosi ravioli cinesi, per un incontro piemontese-asiatico celebrato degnamente da una giardiniera di pesca Saturnia ormai super collaudata.
Il secondo, anche se la parte di me più etica fa fatica ad ammetterlo e a mangiarlo, è un riuscito foies gras esaltato dal connubio di arancia amara e frutto della passione. Siamo catapultati in un’atmosfera quasi natalizia che richiama la frutta candita del panettone o la mostarda del bollito. Viene accompagnato con una pesca rosolata e burrosa al passito di verdicchio portata in un tegamino di rame che accende ricordi e scalda il cuore.
Il Dolce? Un grande classico che si rifà il look
La rivisitazione di un grande classico come la pesca melba é il saluto ufficiale di Alessandro alla tavolata. La saturnia viene cotta in un brodo realizzato con le sue stesse bucce e accompagnata da un gelato di vaniglia di Tahiti, salsa di alchermes e un biscotto di mandorle leggermente bagnato nell’olio e cotto al vapore. La Saturnia si riconferma attrice protagonista, come del resto lo è stata per tutto il viaggio-film. Non è affatto semplice fare in modo che la pesca abbia sempre gli occhi puntati addosso come una Prima Donna. Ma Rapisarda anche quest’anno ci insegna che “esagerando con equilibrio” non si vince facile, ma si vince con soddisfazione.
Casa Rapisarda Via IV Novembre, 35, Numana AN 071 969 6138