Compagno di brindisi e di merende, il vino è il protagonista indiscusso dell’autunno marchigiano. Iniziative che coinvolgono vigne e cantine spuntano come funghi. Ecco un’intervista a un’amica sommelier per scoprire curiosità e ultime tendenze …
Dalla vigna alla tavola. Rossi, bianchi e rosè scivolano a fiumi nei calici e si abbinano a sapori stagionali, a volte rimanendo nella tradizionale comfort zone a volte spingendo sull’acceleratore per accostamenti inediti. Sulla scia di questo fermento, ho pensato di intervistare la mia amica Giovanna Tomassoni, avvocato di professione sommelier per passione, per scoprire curiosità e trend del momento…
Chi è Giovanna? Descriviti in 2 righe
Sono un’avvocato civilista e docente delle Scuola Europea Sommelier. Ho una grande passione per il vino e le sue tecniche di degustazione. Sto seguendo alcuni progetti legati all’enoturismo con itinerari nazionali ed esteri. “Il vino va sempre condiviso e in gruppo si studia meglio!”
Quando hai deciso di diventare sommelier e perché
Una ventina di anni fa ad una manifestazione di vini in Romagna. Mi piaceva il clima che si respirava: i confronti tra sommelier, partecipanti e vignaioli erano accesi scambi di idee e passione che andavano approfonditi.
La frase celebre sul vino che ti piace di più
“La vita è troppo breve per bere del vino cattivo!” Che poi vale pure per il cibo…
Territorio e vino. Che caratteristiche offre la regione Marche ai nostri vitigni?
La famosa unicità di avere una regione col nome al plurale è la nostra forza. La varietà di territorio e le condizioni perfette di clima permettono di avere vini incredibilmente diversi tra loro, tutti di qualità medio-alta.
Come mai il verdicchio è diventato il nostro vino più famoso?
Perché appunto è poliedrico. E’ ottimo come spumante metodo classico e metodo charmat, come vino fermo e pure come passito. E poi invecchiando regala sorprese continue.
Qual è il trend marchigiano del momento? Rosso, bianco o…bollicine?
Dipende sempre dalla stagione. Fra poco cominceranno i rossi da castagna e meditazione.
L’affermazione del rosè che prima era considerato un po’ da serie B. Quali sono le caratteristiche principali? Con cosa si abbina?
Dipende dal vitgno. Io amo quello da uve Montepulciano tipico del Conero. Una maniera intelligente per vendere ai turisti Montepulciano anche nella stagione estiva, perché si abbina benissimo con il pesce e il nostro stocafisso all’anconetana.
Svelami una falsa credenza sul vino o un errore comune
Una falsa credenza è che il vino non biologico fa venire il mal di testa (ma quando mai!). Invece l’errore più comune è chiamare tutte le bollicine “Prosecco” anzi “Prosecchino” arghhhh
Il vino rosso può mai essere servito fresco?
Moderatamente fresco sì, sopratutto se non ha un tannino esageratamente duro e se fa caldo (nel calice d’estate si scalda subito e diventa imbevibile!).
Fammi tre abbinamenti cibo – vino marchigiano perfetti
Odio l’abbinamento come regola rigida e amo l’abbinamento “per regionalità” e “per tradizione” dunque coi classici Verdicchio e moscioli o Rosso Conero con ciauscolo o vincisgrassi non sbagli mai!
Come sono messe le Marche a bollicine?
Sono ottime ma poco conosciute
Quale vino ti capita di bere più spesso e perchè?
Io sono curiosa di imparare di continuo per cui non scelgo mai lo stesso vino
Se dovessi insegnarmi a degustare al meglio, il primo consiglio che mi daresti …
Lasciati andare alle emozioni che ti arrivano dal calice distogiendoti dal mondo che ti circonda. Rimanete soli tu e il tuo vino, e mettiti in ascolto. Solitamente ha tanto da dire…
Sai qual è il vino marchigiano più costoso di tutti?
Di quelli che ho bevuto il Kurni e il Kupra di Oasi degli Angeli. E’ prodotto da un unico vigneto a Cupra Marittima, con rese bassissime e fa almeno 30 mesi in legno e costa intorno ai 250 euro.
Il galateo cosa dice: si fanno toccare i bicchieri quando si brinda?
A me non piace.
Hai un calice vuoto puoi riempirlo di quello che vuoi e scegliere il luogo dove degustarlo. Cosa sceglieresti?
Un calice del vino della cantina che sto visitando. E’ la maniera migliore per memorizzarlo e capirlo.
Sei un po’ troppo diplomatica! :-) Un’ultima curiosità sull’enoturismo. Come vedi tutti questi investimenti che la nostra regione sta facendo…
Le Marche sono perfette per l’enoturismo non solo perché producono vini ottimi ma anche perché sono pienissime di piccoli borghi in posizione strategica con panorami mozzafiato. Le cantine poi sono spesso vicine tra loro e anche vicine a siti di interesse turistico come castelli, affascinanti chiesette e anche spiagge. Quindi è possibile concentrare in un solo giorno “cose belle da vedere e da gustare”. Il problema è che ci siamo accorti un po’ tardi delle potenzialità di questo progetto e quindi c’è da recuperare il tempo perduto e darsi da fare.
Mi sembra che nella tua ultima frase ci sia un perfetto spunto per un brindisi:
Alla tempra marchigiana che non s’è mai tirata indietro a “tirasse” su le maniche…Cheers!