“Mi piace un sacco essere donna in un mondo quasi tutto maschile!” Questo l’esordio della chiacchierata con Veronica Forchielli, giovane chef del magico Ristorante di Urbino dei Laghi. Un’intervista e l’assaggio di alcuni piatti per scoprire qualcosa in più della sua personalità, in cucina e non solo.
Già lo scorso anno in occasione dell’8 marzo avevo cercato storie di chef donne, marchigiane, con attributi. All’articolo Donne chef Marche aggiungo il nome di Veronica, che da un anno lavora nel ristorante di Urbino dei Laghi, all’interno dei 320 ettari della Tenuta Santi Giacomo e Filippo, anch’essa sotto la guida attenta di una giovane e intraprendente donna, Marianna Bruscoli e della sua famiglia.
Entrare nel locale è un po’ come entrare nel Paese delle Meraviglie, seguendo Bianco Coniglio. Un suggestivo spazio-bosco con maestosi tronchi d’albero all’interno; una pittoresca “Serra total-white” con travi a vista, tavoli di legno, sedie in ferro battuto con animali intagliati e uno spettacolare camino al centro. Il tutto incorniciato da grandi vetrate che si affacciano su tre laghi, in una natura silenziosa e quasi incontaminata.
Mi è bastato scambiare due parole con Veronica, per capire che dietro a quel sorriso gentile e carismatico c’è grinta da vendere.
Chiacchiere tra Donne. Di cosa parliamo..
- DEL SUO PASSATO della formazione all’ Accademia Gualtiero Marchesi dove si è diplomata (“Ero una delle sue cocche“, mi ha rivelato con orgoglio) , degli anni trascorsi al Ristorante L’ Antico Furlo di Acqualagna, dell’esperienza all’ Hotel-Chalet del Brenta a Madonna di Campiglio (“Amo la montagna e i suoi prodotti” e mentre lo dice i suoi occhi si illuminano).
- DEL SUO ESSERE DONNA in un mondo quasi tutto maschile. “Amo lavorare con gli uomini, è una bella lotta ma stimolante, le donne in cucina sono per la maggior parte invidiose e gelose” (afferma diretta, senza giri di parole).
- DEI SUOI INTERESSI La natura, le arrampicate in montagna, la vita di campagna, i sapori genuini.
- DEI SUOI GUSTI “Adoro le cose semplici, un piatto di pasta in bianco con buon formaggio e buon olio è il massimo. Vado pazza per la cioccolata fondente. E se dovessi scegliere un piatto che mi rappresenta sceglierei la pappa al pomodoro, perchè sa di infanzia“.
- DEL SUO STILE IN CUCINA “Le materie prime sono fondamentali per una buona cucina. Mi piace conoscerle e sceglierle personalmente. Sono sempre alla ricerca di fornitori artigianali, di prodotti di nicchia. Nei piatti non amo i gusti forti, non mescolo troppi ingredienti, mi piace la semplicità, parto dalla tradizione e poi cerco di dare quel qualcosa in più che lasci un ricordo”.
- DELLA PIZZA “E’ stata sempre motivo di orgoglio in questo ristorante, merito del pastry chef e maestro panificatore Thomas Morrazzini che mi ha preceduto ( la cui pizza aveva conquistato tre spicchi Gambero Rosso). Attualmente usiamo la farina tipo 1 per l’impasto e il lievito in corda. Viene rinfrescato 3 volte al giorno, e ognuna di queste volte viene legato, per dargli forza. La lievitazione è lunga e la pizza digeribilissima…“
- DEL MENU’ E DEI SUOI PIATTI “Il menù per me deve cambiare sempre, come cambia il tempo e a seconda di quello che la natura ci offre. Mi piace fare i secondi, mi rilassa. Sono comunque figlia di una macellaia che mi ha insegnato i trucchi del mestiere“
- DEI SUOI MAESTRI E DEL SUO FUTURO “Il mio chef preferito? Sicuramente Niko Romito perchè si avvicina più di chiunque altro al mio modo di intendere la cucina: semplice, essenziale nel suo perfetto equilibrio. Come mi vedo fra un anno? Desiderosa di crescere…come adesso.“
L’appetito vien parlando…
E dopo tanto parlare, è giunto il momento di assaggiare. Le parole prendono forma e in ogni boccone ritrovo un’estrema coerenza: semplicità, qualità delle materie prime e tocco femminile nella presentazione.
Una cucina senza fronzoli esaltata da un buon vino prodotto direttamente nella Tenuta e da un contesto più che fiabesco.
Girl Power #dajeMarche!