Nella zona sud di San Benedetto del Tronto, precisamente a Porto d’Ascoli, c’è il Ristorante Posto Nuovo dove regalarsi una piacevole esperienza di gusto, divertente e in parte anche “interattiva”. Capiamo perché…
Chi è lo chef Davide Camaioni
Davide Camaioni, il titolare e chef di Posto Nuovo, è un giovane con le idee chiare e una visione lucida della sua cucina. Scherzosamente si definisce “quasi visionario” . Lui il piatto se lo immagina, lo visualizza nella mente e poi lo va a comporre. Come chi ha orecchio musicale Davide gestisce i suoi ingredienti cercando equilibrio e armonia. Il risultato al palato? Esattamente uguale a come lo aveva immaginato!
Alla domanda su cosa gli piaccia cucinare risponde: “Tutto!” e capisco che non sta barando. E’ un goloso e curioso, quindi prova, sperimenta, cerca. Viene da una famiglia di ristoratori: suo padre lavorava in un ristorante storico di Ascoli dove la tradizione marchigiana e in particolare “l’ascolanità” era legge. Ed è da lì che è partito tutto.
“Ho in mente un alfabeto di sapori, quelli della nostra memoria, che contamino con nuovi accenti o tecniche differenti di preparazione, senza mai perdere di vista il territorio…”
Come la maggior parte degli chef dice di mangiare tanta pasta in bianco, cioccolata e schifezze ma per il suo ristorante fa una selezione attenta e rigorosa delle materie prime. Il suo pallino? Cercare l’essenza, il sapore più puro di ogni ingrediente. “Alla Niko Romito”, mi dice sorridendo.
Ristorante Posto Nuovo: il locale
Elegante salottino minimal con una quarantina di posti ben distanziati. Alla domanda se è un posto ricercato risponderei di “Sì!”. Le forchette dorate vengono cambiate continuamente, il vino viene versato con cura, troverete addirittura una carta di acque tra cui scegliere, ma è anche un posto piacevolmente rilassante. Il meglio è comunque nascosto: un giardinetto interno e “segreto”, dove vi consiglio di andare in coppia perché specialmente la sera e a lume di candela potrebbe risultare altamente romantico.
Posto Nuovo: cosa ordinare e cosa mi è piaciuto di più
Io sono andata ad assaggiare i nuovi piatti del menù autunnale “Radici”, con forte influenza abruzzese. Addirittura alcune proposte erano assolutamente inedite come l’ossobuco di spigola con jus di porchetta che sono stata la prima oltre lo chef a provare. Ma partiamo dall’inizio…
Sono sempre più convinta che in queste tipologie di ristoranti almeno la prima volta vada data allo chef la possibilità di esprimersi liberamente. Ed è solo scegliendo un percorso degustazione che anche noi riusciamo ad avere un’ esperienza armonica e completa del ristorante. Io ho fatto un mix (guidato) di nuove proposte autunnali e piatti che ormai sono un cult. Tra quest’ultimi spicca il crostino di scampo in vaniglia. “Intoccabile e perfetto” è in carta fin dall’apertura. Perché? Davide dice di aver trovato nell’ accostamento pane ai cereali tostato, scampo crudo, pomodoro, sale alla vaniglia e limone, quello che per lui è l’equilibrio assoluto. C’è l’acido, c’è il sapido, c’è il dolce, c’è il croccante. In un mono-morso come fosse un nigiri ne capisco il senso e ne vengo irrimediabilmente conquistata.
Il menù degustazione del Posto Nuovo: cavalli di battaglia e novità
Si inizia a giocare con le entrée dai crunchy perfetti da mangiare rigorosamente con le mani. E’ stato divertente riempire in autonomia un cannolo siciliano di pasta di pane con una mini sac a poche di paté di sgombro. Il mio percorso degustazione continua con una nuova proposta bella strong. Si tratta di una finta coratella d’agnello sostituita dalle interiori di tonno. Il sapore esplode in bocca con irriverenza ma ci pensa un ruffiano zabaione di bisque di gamberi affumicati ad addolcire e riequilibrare. Assolutamente imperdibile il merluzzo in meteora fritto in tempura di nero di seppia, una molotov di piacere. Riporta un po’ al fish and chips inglese ma con uno charme interno dato dai porri brasati e confettura di alga nori che non è da strada ma d’alta classe. Buona anche l’idea di “pasta scotta” ai ceci e cozze, che “scotta” è nel concetto e nella cremina centrale anche se gli spaghettoni spezzati sono piacevolmente “al dentissimo”. Nell’insieme rievoca le zuppe della nonna piene di gusto e di ricordi.
E il gran finale…
Cosa aspettarsi da uno chef che ha dichiarato già dalla prima battuta di essere un appassionato di dolci?
Due estremi: un cremoso cioccolato bianco e yogurt con cuore al passion fruit incredibilmente fresco ed estivo (un cavallo di battaglia dal 2011), e una millefoglie alle noci pecan, caramellata, avvolgente e autunnale. Nonostante non sia un’amante dei dessert al cucchiaio, il cremoso di Davide mi ha fatto capitolare e ha battuto (anocora una volta perchè lo avevo già assaggiato) la sua pur gustosissima rivale. Forse sarà che ho ancora voglia d’estate?
Posto Nuovo Via del Mare 81/a San Benedetto del Tronto, Porto d’Ascoli.