Attenzione! La Trattoria Damiani e Rossi è attualmente chiusa
Una caccia al tesoro ricca di sapori intriganti, un sensuale viaggio nel mondo disseminato di coraggiosi dettagli: il menù-Lab di Damiani e Rossi è una sofisticata ri-scoperta.
Il mio saturnico viaggio nei meandri del gusto oggi fa tappa a Porto San Giorgio e più precisamente nel suo allegro e vivace lungomare. Le tracce della pandemia sembrano solo un vago ricordo e gli ordinati chalet sprizzano estate e gioia di vivere. Ma come quando improvvisamente vedi qualcosa che attrae il tuo sguardo e non riesci più a distoglierlo, cosí Trattoria Damiani e Rossi catalizza l’attenzione come una prima donna in un defilè di localini di medio alto livello. Se la puntata precedente era stata caratterizzata dall’emozione del “primo morso” di saturnia dopo un lungo ( a tratti surreale) inverno di reclusione, questa tappa si preannuncia quella del piacere della condivisione. Al tavolo, oltre al “Saturnico Produttore”, amiche blogger compagne di gastronomiche avventure (da vivere a cuore aperto e mandibole attive).
E poi c’ è Aurelio Damiani, un nome che racconta 40 anni di storia della ristorazione marchigiana, quel paletto fisso che le buone forchette individuano come certezza del buon gusto, quell’omone grande e robusto dalla mano poetica e delicata. Patron attento di un locale ricco di personalità e mezza mela di Ornella, Signora da sempre della Sala. Cosa aspettarsi questa volta dai Raimondo e Sandra de’ Noantri? All’attesa si aggiunge la curiosità di vedere all’opera due interessanti giovani già dal curriculum baldanzoso, Gabriele Eusebi e Jacopo Tiberi, che da qualche tempo affiancano Aurelio come estrosi braccio destro e sinistro e con i quali lo chef si diverte a dare gas ai motori.
Il menu tutto Pesca Saturnia di Trattoria Damiani e Rossi
In una calda giornata di fine primavera, in un ampio tavolo che il Covid ha ulteriormente esteso a mo’ di banchetto medioevale, di fronte a una vetrata dove i pensieri scappano per tuffarsi nel mare, inizia il nostro saturnico viaggio. È un goloso girovagare per il mondo che, dopo tanta clausura, è quella sana boccata di ossigeno e internazionalità che tanto mancava.
Menù saturnico Damiani e Rossi_L’antipasto, il crudo e l’arte della seduzione
Partiamo per l’Oriente con un fresco sorso di kombutcha, una sorta di tè dolcificato e fermentato alla pesca che, come leggenda vuole, diventa il nostro magico elisir d’amore e immortalità. Gli antipasti quasi tutti al cucchiaio sono un viaggio nella freschezza. L’ostrica e pesca scivola nel palato e lo accarezza con un’ondata di mare e un dolce retrogusto di Saturnia.
Il volo verso l’America Latina atterra in Perù con la ceviche di gamberi rosa, pesca e brodetto. Ora è chiaro a tutti che il viaggio è decisamente afrodisiaco: il crudo, il fresco, lo scivoloso, il piccante coinvolgono i sensi in una danza leggiadra e sensuale. Torniamo nel bacino del mediterraneo con Escabeche di cozze (Olè) dove la marinatura è protagonista. L’acetosità pungente continua a stuzzicare il palato e il gioco agrodolce piano piano diventa sempre più passionale e coinvolgente.
Nasturzio, capasanta ( scottata e poi scaloppata) e 2 consistenze di pesca, è l’incontro con la femme fatale, il piatto-sirena che ammalia con la sua bellezza, l’ultimo atto di un percorso di seduzione, la fine di un corteggiamento assolutamente appagante.
Menù Saturnico Damiani e Rossi_Primi Piatti di Carattere
Con i primi piatti i sapori freschi lasciano il posto a quelli più decisi. Buone ma coraggiose come un trekking estremo le penne tiepide con tartare di agnello e ostriche sono un piatto non per tutti.
Assolutamente “democratico” può invece diventare il tortino di riso al salto cotto in un brodo di acciughe. La personalità del piatto data dall’affumicatura è forte ma non invadente. Si sente la legna, il fumo, la montagna che dialoga col mare e i suoi pesci azzurri. Sono le sottili fette di pesca marinate a tenere uniti con un dolce abbraccio tutti gli ingredienti, ordinando i contrasti in perfetto equilibrio. Una versione di risotto più estiva che inserirei definitivamente in Carta.
Menù Saturnico Damiani e Rossi_Il Secondo, confortevole ma intrigante
Le salse sensuali, quelle che l’amante custodisce in segreto insieme ai tocchi più intimi e arditi, richiedono fantasia. Afrodita
Il secondo è un comfort food: un’ottima ricciola pescata che diventa fresca con il burro di pesca fermentata, golosa con la purea di nocciole e più spinta e originale pucciata nella salsa amarognola dell’alloro.
Menù Saturnico Damiani e Rossi_Dulcis in fundo
Il pre dessert è un “omogenizzato” di pesca che richiama l’infanzia con una spinta di whisky che fa godere l’adulto e un po’ di polline amaro che aggiunge quel tocco salutistico che ne firma l’assoluta originalità. Promossissimo! Il viaggio finisce in Francia nella regione di Limoges con il clafoutis tiepido da mangiare con le mani che è gioia pura a ogni morso, sopratttutto se accompagnato con sorbetto di pesca seguito da Mistrà Varnelli.
Ormai siamo abbondandantemente consquistati, confusi, brilli e felici. Avete presente quando in alcuni posti capita che ancora prima di prendere il caffè e senza neanche vedere il conto già sai e dici a gran voce “Qui ci torno sicuro!”? Ecco…
Damiani e Rossi Lungomare Antonio Gramsci, Porto San Giorgio FM tel. 0734 674401