Fragustoepassione, girovagando per le Marche, è sempre alla ricerca di locali e ristoranti sfiziosi. Oggi parliamo di primi piatti: dalle tagliatelle ai risotti, dagli spaghetti ai tortellini le proposte sono infinite, ma quali avranno destato la mia attenzione? Altri 7 mesi di pranzi fuori, di assaggi, di sperimentazioni meritano un Sequel all’articolo dedicato ai primi piatti marchigiani degni di nota. Andiamo a scoprirli insieme…
Signore te ne Ringrazi: L’arrabbiata di erbe
Gli spaghetti dello chef Michele Biagiola sono speciali perché raccontano storie: quelli alle pannocchie sanno di mattina presto, di reti, di mare leggermente increspato, di albe e di caparbietà. L’arrabbiata di erbe sa di primavera, di corse sui prati, di gote rosse, di baci delicati e via via più pungenti. E’proprio la spontaneità del piatto a elevarlo dalla semplice tradizione e farlo notare alla nobiltà culinaria che non potrà che apprezzarne e decantarne vizi e virtù!
Il Ristorante merita perchè: Non è invasivo ma lascia spazio. Ti senti coccolato e allo stesso tempo libero di esplorare dettagli, prenderti i tuoi tempi, vagare con lo sguardo e leggere il menù per scegliere la storia che ti verrà raccontata nel piatto.
Da evitare quando: hai fretta e non hai il tempo e la curiosità di ascoltarla
Indirizzo: Via Bruscantini, 1, 62010 Montecosaro MC
Ristorante Poesia a Tavola: Le pappardelle al cinghiale
Quando un locale è conosciuto perchè è stato sempre una macelleria di qualità verrebbe spontaneo pensare che i primi piatti non saranno una specialità. E invece da Poesia a Tavola, dalle tagliate alle tagliatelle ( quelle belle gialle di uova e porose che raccolgono il classico ragù tagliato al coltello ), è tutto buono. I vincisgrassi come si facevano una volta hanno vinto addirittura premi, ma le mie preferite restano le pappardelle al sugo di cinghiale, dove tutti gli ingredienti si sentono senza prevaricare (soprattutto i chiodi di garofano che in alcuni posti ammazzano i piatti!)
Il Ristorante merita perché: l’atmosfera è allegra (soprattutto se ti siedi nella veranda all’ingresso), il menù è appetitoso, la cantina è fornita (e se ordini un calice te lo fanno bello pieno) e Mirko, il simpatico proprietario, ci sa decisamente fare!
Da evitare quando: hai voglia di mangiare gli spaghetti perchè sempre Mirko ti riponderà: “Gli spaghetti te li vai a mangià a casa tua!”;-)
Indirizzo: Viale Giosuè Carducci, 27, 62019 Recanati MC
La Madonnina del Pescatore: Lasagna di mare in bianco
Quando ti capita (se ti capita) di andare in questi posti bistellati l’idea iniziale è un po’ quella di entrare in un museo. Tra te e l’esperienza culinaria c’è una sorta di soggezione. Ma cosa c’è invece di più emozionante di rimanere sorpreso? La lasagna non era un piatto essenziale, giapponese, anemico e un po’(passatemi il termine) stitico, ma bello generoso e pieno di colore e vita. E allora nessun timore reverenziale ad affondare la forchetta. Un tuffo a bomba nel mare, e giù nella profondità cremosa del trito di gamberi e seppie, per poi riaffiorare rigenerato nella freschezza e leggerezza del lime, del prezzemolo e della versione a crudo dei gamberi rossi.
Il Locale merita perché: E’ come andare a un appuntamento e trovare l’uomo della tua vita. Tu non conosci il locale e il locale non conosce te eppure ti regala quelle emozioni, sensazioni, attenzioni che avresti sempre voluto.
Da Evitare quando: sei un tipo “il crudo no, il pesce sì però, le salse meglio a parte…”. Qui l’esperienza si vive. Punto.
Indirizzo: Lungomare Italia, 11, 60019 Senigallia AN
Ristorante Marcello: Fusilloni con cotto e crudo di tonno
E’ stata la grande novità dell’estate 2018 di Marcello, dopo i ravioli di burrata dello scorso anno, e devo dire che a mio parere con i Fusilloni con cotto e crudo di tonno, la sua bottarga e pomodorini infornati si è superato. Come tutti i piatti di Marcello qui il problema non sarà mai la quantità o la non generosità del pesce. Un piatto allegro e godurioso che sa d’estate; un equilibrio perfetto, come lui spesso sa fare, tra sapori tradizionali e riconoscibili da vera trattoria sul mare e qualcosa di più ricercato da ristorantino infighettato. I datterini infornati a 70 gradi per due ore sono le vere ciliegine (anche nell’aspetto) sulla pasta. E poi la cottura dei fusilli è da applausi: non sbaglia mai di un secondo!
Il locale merita perché: mangi a piedi nudi sulla sabbia nella Baia più esclusiva ma meno “spocchiosa” della Riviera del Conero.
Da evitare quando: Non hai voglia di sorridere perchè, dalle porzioni allo staff, qui tutto mette allegria! (E ovviamnte se non ti piacciono i moscioli perché rischi veramente il linciaggio!)
Indirizzo: Via Poggio, 9, 60129 Portonovo AN
Ristorante Ada: Tagliolini alla Canapa
In occasione di un’intervista a Marco Domenella, lo chef del Ristorante Ada, avevo assaggiato una novità del suo menù: il tagliolino alla canapa, condito con peperoni gialli e scampi . Anch’io sono una fan della canapa e un’ estimatrice dei suoi semi; anch’io credo che con la canapa si possano fare grandi cose e voglio premiare questo piatto fresco e leggero, che a mio parere anche freddo mantiene il suo gusto.
Il Locale merita perché il menù è democratico: Trovi i piatti della tradizione tramandati da sempre affiancati a proposte di pesce più creative e una pizza che non ti aspetti: avete mai provato un impasto farina di canapa e cacao?
Da Evitare quando: Sei un tipo che “i piatti di mare vanno mangiati solo al mare”
Indirizzo: Via Molino Mensa, 37, 60027 Osimo AN
Casa Rapisarda: Spaghetti Cacio e moscioli
L’avevano tutti additato come enfant prodige quando aveva proposto il suo arzigogolato risotto alla marinara al S. Pellegrino Young Chef 2016 , ma devo dire che anche i “semplici” spaghetti al mio nuovo vicino di Casa numanese vengono proprio bene. Che Alessandro Rapisarda si diverta a cucinare i moscioli non ci sono dubbi, li usa un po’ come il prezzemolo in innumerevoli ed estrose combinazioni diverse. Ma che il suo cacio, moscioli e té matcha sia un qualcosa di grande lo si intuisce anche dalle dimensioni del piatto: una valva nera o bianca gigante dove prendono forma spaghetti che hanno il sapore e l’ eccitazzione di un primo passionale appuntamento. Come una notte di follia che ti lascia confuso e felice. Non c’è bisogno di viaggiare chi sa dove, La Sindrome di Stendhal si sa giunge quando meno te la aspetti, su cose assaggiate mille volte a due metri da te. Il mosciolo del vicino di Casa è sempre più buono.
Il locale merita perché: ha un solo tavolo all’aperto per vivere un’esperienza esclusiva. Altrimenti dovrai “accontentarti” di essere uno dei 22 ospiti della sala interna.
Da evitare quando: non hai voglia di “Esagerare con Equilibrio”, senza limitarti senza strafare. come ti suggeriscono anche i muri!
Indirizzo: Via IV Novembre, 35, 60026 Numana AN
Ristorante Mescola: Risotto, Alici e Pesca
Un piatto decisamente Wow. Come una ragazza più BONA che bella, dalla forte fortissima personalità. Un risotto Strong al nocciolo di pesca e acqua di cozze. Il gelato di alici si scioglie regalandoti una doppia mantecatura, fresca, cremosa e “ignorante” senza uguali. Poi c’è il tocco di femminilità, la pesca saturnia, senza veli, nuda e cruda come mamma l’ha fatta ma piena di quel fascino verace che ti prende e ti porta via….
Il locale Merita Perché: E’ una piccolissima fucina di idee che offre la possibilità di vedere lo chef sempre all’opera e vi assicuro che quando è in fase creativa può partorire piatti pieni di tecnica e seduzione
Da evitare : Se non si amano piatti che nascondono e mixano numerosi ingredienti. Perchè qui da”Mescola” giustamente si “Mescola” !
Indirizzo: Corso Dalmazia, 32, 62012 Civitanova Marche MC
Ristorante Braceria Plinic: Passatelli al Tartufo
Nonostante io sia una fanatica dei passatelli in brodo non posso che ritrovare in questo piatto un intero territorio. Tutta Pesaro e le sue eccellenze sono perfettamente amalgamate per restituirci un primo ricco che sa di quelle belle domeniche trascorse dai nonni, che profumano di vera tradizione marchigiana. La noce moscata e il limone giocano a nascondino sotto una soffice crema formaggiosa e goduriosa (fonduta di casciotta d’ Urbino), mentre la montagna di tartufo esce spavalda mostrando tutta la sua virilità.
Il locale Merita Perché: Il Colosseo sta a Roma, come la Braceria Plicnic sta ad Acqualagna. Non si può visitare la Capitale del tartufo e non conoscerne un pezzo di storia. Obbligatorio sedersi e lasciarsi sedurre da un’esperienza in Bianco e Nero Pregiato.
Da evitare se: non amate i passatelli con la farina (qui si fanno così) e se siete filo-vegetariani perché non assaggiare il prosciutto tagliato al coltello di loro produzione è veramente un peccato mortale!
Indirizzo: Via G. Marconi, 18, 61041 Acqualagna PU