Gli gnocchi sono una delle preparazioni più tradizionali e anche tra le più amate ma non è così scontato che i Ristoranti li tengano in Carta e soprattutto che ne facciano un cavallo di battaglia…
C’era un volta lo Gnocco
Gnocco è un termine di epoca medioevale, deriva da nocca, per definire qualunque impasto di forma tondeggiante. In origine erano a base di pane raffermo (di grandi dimensione e spesso serviti in brodo come i canederli) oppure di semolino; quelli di patate si diffondono invece più tardi a partire dalla fine del ‘700.
Lo sapevi che Per fare gli Gnocchi buoni importantissima è la scelta della patata? Deve essere asciutta! e vanno impastati “il giusto” altrimenti si induriscono. Sulla forma, le dimensioni e il miglior condimento ci sono diverse scuole di pensiero…
AGRITURISMO IL RITORNO
Via Piani D’Aspio, 12, Sirolo AN
Immerso nella campagna Sirolose l’Agriturismo il Ritorno è di proprietà di due fratelli, Mirco e Federico Clementi fin dagli anni ’70. In principio era l’equitazione il punto di forza, oggi hanno preferito incrementare l’aspetto agricolo puntando sull’ allevamento di bovini che possiedono a Monte Colombo e sulla ristorazione. La tagliata di vitellone marchigiano condita con l’olio di loro produzione è sicuramente una specialità, ma sembra non sia l’unica.
Il locale è un classico casolare di campagna in pietra del Conero, che mantiene quell’atmosfera rustica da ranch dove ci sia spetta di incontrare un cowboy col cappello a falda larga seduto vicino al camino a spolpare una bella bistecca al sangue. E invece no, oggi parliamo di un’altra specialità del locale: gli gnocchi.
Gli gnocchi del Ritorno
Gli gnocchi del Ritorno che utilizzano la patata Monalisa a pasta gialla o quella di Avezzano, sono ovali e un po’ schiacciati, solitamente passati alla forchetta. Nell’impasto c’è un particolare pizzico di noce moscata. In carta troviamo anche un’originale versione ripiena con carne macinata di bovino e maiale, proposti con un semplice sugo di pomodoro e timo.
Io invece ho assaggiato i classici, con un condimento ideato da Federico già nel 2005: gnocchi all’amatriciana bianca con un composto cremoso di cipolla e un mix di pancetta fresca rosolata e prosciutto dell’azienda Luzi a Sant’angelo in Vado. Il tocco finale? Una generosa grattugiata di pecorino di fossa a contrastare la dolcezza della cipolla. Ne risulta un piatto dalla forte personalità: i sapori sono decisi e corposi.
TRATTORIA ALOCCO
Via Monte Gallo, 23, Offagna AN
Poco lontana dal centro di Offagna c’è la storica Trattoria Alocco che nasce negli anni ’70 prendendo il nome dai proprietari. Prima ancora c’era un’Osteria sempre della famiglia dove si poteva ordinare un bicchiere di vino accompagnato dalla classica merenda alla marchigiana: panini e taglieri. Appena si varca la porta si avverte quella bella sensazione del tempo che si è fermato. Le pareti, attraverso collezioni di pentole di rame, piatti in ceramica, mestoli e foto, raccontano storie di cucina e tradizione. Il sorriso di Francesca in sala è contagioso, mentre le mani esperte di Gisa e Cristiana dietro ai fornelli e di Andrea l’addetto alla brace sono una garanzia. Il menù è proprio quello che ti aspetti, quel casereccio che ti riconcilia con le tue radici offrendoti quell’impagabile sensazione di trovarti nel posto giusto al momento giusto. Le specialità? Coniglio in porchetta, la famosa crescia cotta alla brace con le foje di campo e ovviamente gli gnocchi
Gli Gnocchi di Alocco
Vengono fatti 3 giorni di fila e devono bastare per i successivi tre giorni. La ricetta è più o meno questa: 6 chili di patate, 5 uova e un chilo di farina (da Alocco si usano esclusivamente le patate rosse di Colfiorito). Per quanto riguarda la forma sembrano dei cubetti quasi perfetti e il condimento non poteva che essere il classico della tradizione: il sugo di papera. Vedendo il pentolone sul fuoco viene l’acquolina in bocca: 2 papere intere e un mix di parti scelte di manzo e maiale che profumano di esperienza e tradizione.
L’attesa è assolutamente ripagata: il piatto è abbondante e generoso di pezzi di carne da “scoticare”. Lo gnocco raccoglie il sugo (non troppo tirato) e se lo avvolge intorno senza indugio. Un piatto che mette allegria e rilascia una buona dose di endorfine alla vista e al palato.
BLOB CAFFE’ E RISTORANTE
Via Palmiro Togliatti, 84, Fraz. Santa Maria Goretti, Offida
Ci troviamo a poca distanza dalla bella Offida nell’ascolano. Il Blob caffé è un locale nuovo ma con 56 anni di storia alle spalle perché nato da un ampliamento di un bar storico. E’ sempre appartenuto alla Famiglia Di Girolami che con Gianmarco che gestisce il Ristorante e si occupa della cucina è ormai alla terza generazione.
Il ristorante (con una quarantina di coperti) ha uno stile classico e leggermente formale, propone un menù assolutamente legato alla stagionalità e ben radicato al territorio ma rielaborato con originalità dello chef.. Un consiglio? Nell’attesa degli gnocchi ordinate un piatto di olive all’ascolana fatte in casa, calde calde e super croccanti.
Gli gnocchi del Blob
Gli gnocchi sono una delle varie specialità di paste fatte in casa che Gianmarco propone a rotazione. La ricetta prevede per 5 chili di patate (la varietà e quella di avezzano), 6 uova e un chilo di farina. Il condimento ti conduce per mano in un bel bosco dai colori castano dorati, e a te non resta che passeggiare in libertà respirando i profumi d’autunno e raccogliendone i frutti. Un piatto di gnocchi leggermente romboidali ricchissimo di porcini freschi con una fonduta calda e avvolgente di castagne. L’idea di mettere la salsa a parte in un bricchetto mi sembra vincente: il piatto rimane pulito ed elegante e ognuno è libero di sceglierne la quantità ideale. Tutti sapori si amalgamano bene anche se prevale una nota leggermente dolce. Ottimo il rapporto qualità – prezzo.
OSTERIA DEL POGGIO
Frazione Poggio, 57, Ancona AN
Lungo la strada del Monte Conero, tra le curve, si affaccia la storica e vivace Osteria del Poggio. Da fuori sembra piccola ma in realtà nasconde 3 allegre stanze, ognuna con una particolarità. E’ una tipica Osteria con quasi 100 anni di storia alle spalle che mi ha ricordato tantissimo quelle del centro di Bologna. In un secolo ne ha viste di cose cambiare: nata come punto di ristoro, diventa negli anni 60 bar e tabacchi, finchè non viene ristrutturata e riprende l’attività di ristorazione. Qui sono state girate alcune scene del film “La Stanza del Figlio” di Nanni Moretti e perfino Dustin Hoffman, durante le riprese del famoso spot sulle Marche, si è seduto a un tavolo e ne ha assaggiato le specialità. Quali sono? Dalla carne alla brace alle tagiatelle al cinghiale, dalle cresce con le erbe che tanto piacciono ai ciclisti ai famosi gnocchi al rosso conero.
Gli Gnocchi del Poggio
Gli gnocchi “non sono farina del sacco dell’Osteria” ma vengono acquistati dal Laboratorio Marinelli di Osimo che devo dire lavora a regola d’arte: si sente il sapore della patata, utilizza uova fresche e gli gnocchi tengono perfettamente la cottura. il sugo è stato ideato dallo Chef Nicolò Fioroni e si tratta di una versione di amatriciana bianca con cipolla e guanciale di Re Norcino di San Ginesio (considerato uno dei migliori guanciali d’Italia). La particolarità è la riduzione di Rosso Conero dell’azienda Vinicola Lanari ( Vino e Zucchero…una bomba anche da leccare sul dito!) che viene messa con tantissima generosità in un disegno Pollockiano (e che offre una nota dolciastra di prugna intensa a bilanciare il guanciale saporito). Il risultato è un piatto dal carattere deciso, succulento e abbondante per la gioia di buone forchette e stomaci ben allenati!