Alla scoperta di Acqualagna, mecca del Tartufo e meta di intenditori, appassionati, gastronomi e gastronauti.

“Non mi indurre in tentazione, posso trovare la strada da sola.” (Rita Mae Brown)

Festa del tartufo_Acqualagna_ Fragustoepassione

Acqualagna è sinonimo di  “Acquolina” in bocca. É la Mecca del tartufo da sempre, venerata dagli intenditori  di qualsiasi parte del Mondo e meta di pellegrinaggi enogastronomici di altissima qualità in occasione delle frequenti Fiere del Tartufo. Ecco un itinerario per veri Gourmand: tre imperdibili tappe alla scoperta del territorio del tartufo.

TAPPA UNO: LA GOLA DEL FURLO

Gola del furlo

Una  breve  passeggiata per conoscere la Riserva Naturale della Gola del Furlo è un ottimo pretesto  per preparare l’appetito e acquietare il senso di colpa per la “magnata” stratosferica che verrà.

Nessuno può venire ad Acqualagna e non costeggiare almeno un piccolo tratto della Gola calcarea incisa profondamente dal fiume Candigliano.  Si imbocca la suggestiva Galleria Maggiore, una imponente opera di ingegneria romana che risale al 76 d.C., fino ad arrivare al punto più ambito e panoramico di tutti: la diga del Furlo, 37 metri di tuffo nel vuoto. E ad un tratto, quando si è immersi e sovrastati da cotanta natura, sfido chiunque a non porsi per un attimo questa domanda:  “Ma siamo a Phuket in  Thailandia, o in provincia di Pesaro-Urbino? Ma è la foresta pluviale o la macchia mediterranea? ”

Gola del furlo_ PesaroUrbino_Fragustoepassione

Poi  un’aquila in lontananza (che nidifica in queste zone da sempre), ci riporta preopotentemente al qui ed ora. Seguendo il suo volo, ci concediamo una deviazione improvvisa: sulla scia del profumo delle costarelle alla brace e del tartufo ritorniamo dritti alla fiera. E ci sentiamo subito, felicemente di nuovo a Casa.

TAPPA DUE: CACCIA AL TARTUFO

fragustoepassione_ caccia al tartufo

Chi non vorrebbe provare l’esperienza di una caccia al tesoro dove il bottino è  composto da sfere  di oro scuro di diverse dimensioni? La Caccia al tartufo in compagnia di un esperto amico a quattro zampe è nell’immaginario comune qualcosa da fare almeno una volta nella vita, figuriamoci ad Acqualagna. Ed eccomi qui a viverla con Osvaldo Ferri e la sua fedele compagna Gloria, un bracco pointer. La tartufaia è piccolina ma ben organizzata e le file di querce si susseguono partendo dalle prime quattro più “anziane” di cira 18 anni.  La tipologia di tartufo piantata è per il 90% nero pregiato,  il secondo più costoso dopo il bianco che è  l’unico che non si è ancora riusciti  a coltivare artificialmente. Per farci un’idea, il nero pregiato come prezzo si aggira sui 500-600 euro al chilo ( anche se quest’anno per la forte siccità ha sfiorato i 1200)!

caccia di Tartufi_Tartufaia.Acqualagna

Pochi minuti di libera uscita e già si intuisce che Gloria è giovane solo all’anagrafe perchè di esperienza ne ha da vendere: corre, annusa, scava e scova,  senza perdere un colpo!  Il bottino di neanche mezz’ora??? 3 grandi tartufoni e almeno altri 5 più piccoli. Crocchette e coccole sono pienamente meritate!

TAPPA TRE. LA LEZIONE DI CUCINA

Fragustoepassione_Braceria_Acqualagna

Partecipare a una lezione di cucina su un piatto della tradizione a base di tartufo nella terrazza di uno storico Ristorante di Acqualagna non ha prezzo. Facciamo i passatelli (che si dà il caso  siano uno dei miei piatti preferiti). Dove?  Nella storica Osteria Braceria Plinc, protagonista anche di una puntata di 4 Ristoranti  di Borghese.

Il Locale è nell’insieme una chicca enogastronomica marchigiana  di cui la grotta sotterranea, e la sala dedicata al Passo del Furlo sono la ciliegina sulla torta. E vogliamo parlare dell’Antica Macelleria Sorcinelli, annessa al Ristorante? Sembra di essere in paradiso. Una  “volta celeste” costellata di salumi stagionati di produzione propria che piovono dal cielo! Un piccolo spazio che parla di straordinaria qualità e di attenzione al territorio.

Il mio selfie con Emanuela, la Regina del Tartufo nonché proprietaria insieme al marito Giorgio di “Acqualagna Tartufi” (azienda impegnata nella trasformazione e distribuzione del tartufo, con oltre il 65% di clienti esteri e una tartufaia di proprietà certificata Bio e Vegan ) è da incorniciare. Sentirla parlare è  come leggere un enciclopedia dove alla voce tartufi si aprono un mondo di volumi, tutti da esplorare.

Regina del Tartufo_ Acqualagna Tartufi

“Acqualagna conta 10 aziende di tartufi, 25 ristoranti, 250 tartufaie. Qui si raccolgono tutte e 9 le specie  di Tartufi esistenti: dallo scorzone al tartufo bianco di Acqualagna (il più pregiato),  caratteristica unica dell’entroterra pesarese”.

Scopro che ad Acqualagna nasce la prima filiera certificata del tartufo,  che il sapore del tartufo varia a seconda del terreno e della  profondità in cui viene raccolto. Sapevo già che fresco si conserva massimo una settimana, ma non sapevo che si può congelare. E poi ci sono i particolari  più cool e fashion. Emanuela ci racconta che è ricco di collagene e si possono fare creme super idratanti ( sicuramente più gustose della bava di lumaca!). Le curiosità non finiscono di sorprendermi: lo sapevate che nelle tartufaie si usa il cane perché é l’unico animale che raccoglie solo il tartufo che ha già lasciato la spora per riprodursi ed è giunto a completa maturazione?

La passione e l’enfasi  con cui Emanuela racconta avventure  che hanno come protagonista Il Nero Pregiato  è assolutamente contagiosa. La trama ti prende, sorprende e  seduce coinvolgendo tutti sensi,  non ultimo l’olfatto. Il lieto fine non si fa attendere e si chiama  degustazione: passatelli asciutti in goduriosa fonduta di caciotta di Urbino e generosa grattata di tartufo!

La cosa peggiore nella vita sono le tentazioni a cui non si è ceduto.” (Alan Ayckbourn)

Fragustoepassione_Passatelli Braceria _Acqualagna

Osteria Braceria Plinic Via G. Marconi Acqualagna PU