Solo Made in Marche. Iniziare con propoli e miele e finire in un’atmosfera old style con un calice di Rosso Piceno riserva in mano. Da Luca Bianchi alla Bottega di Memory’s, da Fabriano a Sassoferrato: oggi vi propongo un breve tour marchigiano che ho sperimentato per trascorrere un pomeriggio diverso dal solito. Sono andata alla scoperta delle Marche che non ti aspetti, quelle “Belle e Buone” che raccontano storie di giovani produttori, sapori tradizionali ed eccellenze che ci invidiano tutti.

Qualche tempo fa Luca Bianchi, un giovanissimo apicoltore di Fabriano, mi aveva invitato nel suo laboratorio per raccontarmi la sua storia.  Nel frattempo, mi era arrivata voce dell’apertura di un nuovo locale a Sassoferrato, La Bottega di Memory’s, nato dal recupero di un’antica Osteria del 1828 e oggi locale polivalente, che profuma di tradizione ma guarda avanti, molto avanti.

Così un freddo sabato di Novembre, promettendo caramelle ai bambini e buon vino al papà, ho corrotto tutta la famiglia a trascorrere un pomeriggio nell’entroterra marchigiano.

 Tipicità Marchigiane prima tappa: Laboratorio Luca Bianchi

Luca Bianchi Miele

Chi è Luca Bianchi? Un venticinquenne fabrianese laureando in Scienze e Tecnologie Agrarie, che ha fatto della sua grande passione per il miele un marchio e una  piccola attività, rilevando  l’azienda agricola di sua nonna nella frazione di Argignano.

Una cosa mi ha colpito e convinto della nostra chiacchierata:  Luca ancor prima di  essere un giovane imprenditore è un gran consumatore di miele, e per questo giustamente esigente. La sua giornata inizia con cucchiaino di miele (quello di Stachys è il suo preferito) e un cucchino di polline, che dà energia. Dopo il caffè è d’obbligo una caramella al miele e anice (per lasciare la bocca buona) e prima di andare a dormire, soprattutto nel periodo invernale, un cucchiaino di propoli per prevenire il mal di gola è  un toccasana. E questi sono gli stessi prodotti che lui commercializza, puntando tutto sulla qualità, in attesa della certificazione biologica che arriverà a breve. 

 La produzione Luca Bianchi

Luca Bianchi possiede un centinaio di arnie, dislocate in 4 zone diverse, per una produzione di circa 11 quintali di miele all’anno. Tre sono le qualità selezionate: Acacia, stachys (pianta spontanea tipica del centro Italia) e millefiori (che assume fragranze diverse a seconda della zona),  vendute in vasetti di piccole e medie dimensioni. Il logo è una stilizzazione di un’arnia che compone le sue iniziali, mentre le confezioni mostrano originali etichette che raccontano e romanzano la storia della sua terra, tra laghetti, lupi e montagne. Commercializza anche Polline (alimento iperproteico e ricostituente naturale, che va raccolto tutte le sere, controllato e stoccato nel congelatore )  e Propoli, fornendo a una casa farmaceutica la sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme, che poi torna sotto forma di  tintura madre con il  giusto dosaggio. In più, in collaborazione con un’azienda storica di caramelle, produce tantissimi golosi abbinamenti: miele e liquirizia, miele e anice, miele limone e zenzero (che ormai uso quotidianamente contro la tosse) e miele e sesamo che invece fa impazzire i miei bambini.

Non solo Miele

Progetti per il futuro Luca ne ha molti, già possiede alcuni ettari di terreno seminati a Solina, un grano antico che si adatta perfettamente al microclima della zona, che lui stesso raccoglie e fa macinare in un mulino a pietra. E oltre alla vendita di farine, di qui a poco vorrebbe iniziare la semina di legumi: lenticchie e ceci.

Mi congedo con la promessa di tornare a trovarlo fra un po’, certa che molti dei suoi sogni saranno a buon punto. E con la borsa piena di vasetti di miele (il laboratorio è anche punto vendita) e le tasche piene di caramelle da nascondere dai bimbi predatori, mi dirigo verso Sassoferrato, per la seconda tappa del mio tour. CONTINUA….

DOVE TROVARE IL MIELE DI LUCA BIANCHI